Pubblichiamo di seguito un interessante articolo a cura di Beatrice Cerrino e pubblicato sul quotidiano Avvenire, buona lettura.

Insegnare ai giovani l’economia civile

Caro direttore, in questi giorni il pensiero costante è al Ponte Morandi crollato, alle centinaia di volte in cui l’ho percorso, quasi sempre su autobus pieni di ragazzi, alla tragedia assurda che si è consumata, a Genova, alla sua gente che è stata per un periodo e continua a essere la mia gente! Silenzio e preghiera… Un altro pensiero, però, torna costantemente, e si riferisce a qualcosa che ho ascoltato qualche giorno fa e più lo riascolto e più sento che devo dire qualcosa.

Circo Massimo, 11 agosto, Letizia, 23 anni racconta al Papa di non aver trovato in un adulto, un insegnante, che aveva scelto come modello, un sostegno e una conferma nel seguire la sua aspirazione più profonda, studiare Storia dell’Arte, perché… non le avrebbe permesso di guadagnare. Io però conosco giovani che hanno intrapreso quegli studi e che stanno mettendo in piedi nuove avventure imprenditoriali, soprattutto per la valorizzazione delle loro comunità di provenienza. Cito, per tutte, l’esperienza edificante di un gruppo di ragazzi del quartiere Sanità che si è costituito in cooperativa per gestire le Catacombe di Napoli e contribuire, con quella e altre attività, a un vero risanamento di una realtà cittadina così difficile (www.catacombedinapoli.it).

L’alternativa proposta: «Vai a studiare economia, per soddisfare meglio le esigenze del mercato»! Nella risposta, il Santo Padre, ha, giustamente, posto su altro l’accento: sull’opportunità di seguire i propri sogni, le proprie aspirazioni, di sognare in grande. Ma vorreiaggiungere che il consiglio di quel mio collega non fa che avallare la logica di profitto sottostante a una certa impostazione degli studi economici nelle più quotate università ebusiness school del momento.

Eppure, se Achille Loria, economista italiano, troppo poco conosciuto, anzi dai più dimenticato, a chi gli chiedeva «Cosa ti ha spinto a diventare economista?» aveva potuto rispondere: «Il dolore umano», forse ci può essere un altro approccio all’economia; forse qualcuno di quei giovani del Circo Massimo potrebbe volerla studiare per cambiare almeno un po’ le regole del gioco, per rispondere al dolore umano del presente. Seguendo gli scritti e l’attività di alcune firme ben conosciute ai lettori di ‘Avvenire’ (cito per tutti i professori Luigino Bruni, Leonardo Becchetti, Alessandra Smerilli, che insieme al professor Zamagni e ad altri hanno dato vita da cinque anni alla Sec, Scuola di Economia Civile, www.scuoladieconomiacivile.it),è possibile conoscere quest’altro approccio teorico all’economia che è già anche realizzazione. Ma mi verrebbe il desiderio di farlo sapere a molti di più.

Come insegnante di scuola secondaria di secondo grado mi sto impegnando, con la Sec, per far arrivare questo tipo di formazione nel mio mondo, ma… insieme si può fare di più. Chissà se si toccherà questo discorso nel prossimo Sinodo?

La ringrazio per la sua attenzione e per il prezioso lavoro suo e dei suoi colleghi, che seguo e diffondo con tanta ammirazione.

Beatrice Cerrino

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