1° ottobre 2021
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Pala Alba Capitale “Dialogo con Leonardo Becchetti su Economia Civile e di Comunione”
Il 1° ottobre alle ore 18:00 si è tenuto, presso Pala Alba Capitale della Cultura d’Impresa 2021, il “Dialogo con Leonardo Becchetti su Economia Civile e di Comunione”.
L’evento, condotto da Eugenia Scotti, è stato anche trasmesso in diretta streaming sul canale Youtube di Confindustria Cuneo.
Leonardo Becchetti, Prof. ordinario di Economia politica dell’Università di Roma-Tor Vergata, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di NEXT-Nuova Economia Per Tutti, socio onorario di AIPEC, introduce al concetto di Economia Civile:
L’uomo di Economia civile è cercatore di senso e maestro nell’ arte, cioè l’uomo civile conosce lo scambio di doni.
Il Prof.re cita il premio Nobel George Akerlof il quale ha descritto il rapporto di lavoro come uno “scambio di doni“, attraverso uno studio con il quale dimostrò che un imprenditore in un’azienda americana nella quale aveva fatto qualcosa in più per i propri dipendenti, aveva ottenuto in cambio fedeltà dagli stessi.
Continua il Prof.re Becchetti: ” la vita funziona per scambio di doni che crea relazioni di qualità su cui si può innescare fiducia.
E’ nata una nuova generazione di imprenditori che non guardano solo al profitto ma vogliono essere generativi, cioè guardano all’ impatto sociale ed ambientale.
E’ all’interno della cornice di Economia Civile che si inserisce l’Economia di Comunione, nata dall’intuizione di Chiara Lubich vedendo le forti diseguaglianze economiche in Brasile. Il Prof.re Giuseppe Argiolas, Rettore dell’Istituto Universitario Sophia, con il suo prezioso intervento, ci racconta la nascita di quest’intuizione.
Così Livio Bertola, Presidente di AIPEC e del gruppo Bertola, interviene:
Parola chiave dell’Economia di Comunione di Chiara Lubich è mettere la persona al centro.
Fondamento della Bertola S.r.l è la cultura della fraternità.
E’ così che nasce AIPEC, con l’obiettivo di fondare un’ associazione di imprenditori che crede in questi valori.
Ma Cosa vuol dire essere imprenditori di comunione nella vita di tutti i giorni?
Sono i figli di Livio Bertola a spiegarlo. Quali i concetti chiave? Generosità-dialogo-comunità, fiducia l’uno nell’altro, andare incontro alle esigenze della persona.
Il Prof.re Stefano Zamagni, introduce un altro importante tassello spiegandoci che il principio ed il fine specifico perseguito dall’Economia di Comunione è dimostrare che
Si può organizzare ed avviare un’ economia di mercato florida che non riproduca al suo interno le defaillance che l’economia di mercato dominante presenta: aumento endemico delle diseguaglianze, distruzione dell’ambiente e minaccia alla democrazia che al servizio dei poteri economici erode la sua funzione. Si può rendere possibile il progetto di Economia di Comunione trovando dentro alle regole del mercato spazio per il principio di reciprocità.
A seguire, in ordine, tutti gli altri importanti interventi:
Enrica Bruneri. amministratore di UNI-MECC Srl e componente del Consiglio Direttivo di AIPEC, ha visto l’essere un imprenditore di Economia di Comunione come una vocazione, dando importanza alla centralità della persona e all’ascolto.
Marco Piccolo, Amministratore Delegato della Reynaldi S.r.l, nonchè socio AIPEC. La Reynaldi S.r.l è stata scelta come ‘ambasciatrice’ dell’Economia Civile al Festival di Firenze nel 2020.
Don Renato Chiera, fondatore di “Casa Do Menor“ in Brasile ed in Piemonte ci racconta la sua esperienza di economia incivile-diseguale in Brasile.
Stefano Comazzi, Presidente di AMU-Azione per un Mondo Unito: “Ognuno nel mondo deve sentirsi a casa. Fondamentale è la reciprocità”.
Gregorio Pellegrino, a capo della casa editrice Effatà ed imprenditore AIPEC che ci racconta l’approccio di AIPEC al test di autovalutazione partecipata proposto da NEXT-Nuova Economia Per Tutti come percorso di sostenibilità, riscontrandone gli importanti vantaggi ed attuando un progetto pilota a cui hanno partecipato 10 imprenditori. L’obiettivo è quello di estenderlo a tutte le aziende socie di AIPEC.
Marco Bussone, Presidente di UNCEM, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani il quale ci ha spiegato l’importanza della centralità dei Territori.
Ettore Goffi, artista, scrittore, socio AIPEC, ha donato tre opere d’arte realizzate in sinergia con l’H.T. Italia della Bertola Srl. Ha evidenziato, inoltre, quale sia il legame tra gli artisti e gli imprenditori ricordando la felice intuizione di Luigino Bruni: “Senza artisti, santi e imprenditori non si dà bene comune”. Goffi, poi, ha continuato così: “E’ il bene comune, dunque, che li unisce – questa è la mia esperienza creativa -poiché rischiando quotidianamente del proprio, mettendosi in gioco, promuovono relazioni di reciprocità fraterna. Esse sono il valore aggiunto fondamentale per ogni tipo di bene, anche di quello materiale che diventa così il risultato di quel valore, di qualsiasi oggetto si tratti, sia di un prodotto industriale finito che della realizzazione di un’opera d’arte”