Programma Fare Sistema Oltre l’Accoglienza (FSOA)

FSOA è un progetto ideato da AMU-Azione per un Mondo Unito-Onlus, Organizzazione Non Governativa di Sviluppo (ONGs)  impegnata dal 1986 a costruire un mondo più unito, attraverso la realizzazione di progetti di cooperazione internazionale ed educazione alla cittadinanza globale in diverse parti del mondo, in particolare in contesti con maggiore vulnerabilità, di cui AIPEC è da sempre sostenitrice.

Il programma promuove l’inserimento sociale e lavorativo di persone vulnerabili, italiane e straniere, tramite una rete di attori locali costituita da aziende, famiglie, associazioni e operatori impegnati nei processi di inclusione.

Il nuovo tirocinio di Diaby

Fare Sistema Oltre l’Accoglienza ci racconta la storia di Diaby, un ragazzo di 19 anni, originario del Mali arrivato in Italia il 14/01/2017.

E’ la storia un giovane che ha lasciato il proprio Paese alla ricerca di un’opportunità di lavoro. Dopo aver fatto alcune esperienze di lavoro in Algeria, ha deciso di seguire un suo amico in Libia. Il suo primo pensiero era quello di trovare un nuovo lavoro per poter aiutare la sua famiglia.

Una volta giunto in Italia, in un primo momento è stato accolto in un centro per migranti a Monticchio, in provincia di Latina, nel 2020 si è trasferito a Marino.

Oggi Diaby è ospite della casa di accoglienza francescana Ripa dei Settesoli che si trova a Trastevere e collabora attivamente con la Rete di Fare Sistema.

Grazie alla Rete di Fare Sistema il 13 dicembre 2021 inizierà un tirocinio come magazziniere in un punto vendita Leroy Merlin a Roma.

Queste le sue parole: ” In questo momento questo tirocinio è una cosa buona, perché devo cercare un lavoro, trovare un posto per il mio futuro, voglio andare a vivere da solo, voglio essere autonomo”.

Approfondisci la lettura nell’articolo a cura di Michela Micocci:

Il Nuovo Tirocinio Di Diaby

Tra due settimane Diaby prenderà tutte le mattine la prima corsa della metropolitana a Roma per raggiungere il punto vendita di Leroy Merlin dove svolgerà un tirocinio come magazziniere. È giovanissimo, ha soli 19 anni, ma è molto determinato. Attorno a lui, la Rete di Fare Sistema: la referente per il Lazio, l’azienda francese e la casa di accoglienza francescana Ripa dei Settesoli di Trastevere

Il 13 dicembre Diaby inizierà un tirocinio come magazziniere presso un punto vendita Leroy Merlin a Roma. È stato Fare Sistema Oltre l’Accoglienza a proporgli questa occasione che il ragazzo ha colto al volo. “In questo momento questo tirocinio è una cosa buona”, risponde Diaby se gli si chiede cosa ne pensi. Perché in questo momento? “Perché devo cercare un lavoro, trovare un posto per il mio futuro, voglio andare a vivere da solo, voglio essere autonomo”.

Giusi, referente FSOA per il Lazio che lo segue in questo suo percorso, lo descrive come un ragazzo molto serio e determinato, capace di attivarsi anche in maniera indipendente per trovare alloggi, lavori e strade da seguire. Non a caso, quando Diaby racconta la sua storia, questo aspetto del suo carattere emerge chiaramente: “Sono nato in Mali, ho 19 anni. Sono uscito dal mio Paese nel 2015 per motivi di lavoro e sono andato in Algeria. Qui ho lavorato come manovale, poi in una macelleria e poi ancora nel commercio. Stavo imparando a fare il saldatore quando un mio amico mi ha detto che voleva passare per la Libia e andare in Francia. Io gli ho detto vengo con te, andiamo insieme, ma lui non ci credeva. Era il 2017, ero piccolo. Il giorno della partenza, un venerdì, ho preso le mie cose e sono andato con lui. In Libia ci siamo separati e non l’ho più rivisto”. Diaby non aveva sogni e progetti specifici in tasca, solo l’urgenza di guadagnare soldi per inviarli alla famiglia: “Sento mia madre al telefono e mi chiede quando torni? Sono quasi 10 anni che non la vedo, è sempre preoccupata. Quando l’ho chiamata dalla Libia non ha mangiato per una settimana e tutto il tempo piangeva”.

Dalla Libia Diaby si è imbarcato per l’Italia, “il viaggio è durato tre giorni e in mare faceva molto freddo”. Il 14 gennaio 2017 è arrivato in Sicilia. Da lì è stato accolto in un centro per migranti a Monticchio (una frazione di Sermoneta, provincia di Latina), poi a Cisterna di Latina e infine è stato trasferito, nel 2020, a Marino. In questi anni, il giovane ha studiato italiano, ha seguito i corsi per conseguire il diploma di terza media e ha lavorato, il suo ultimo impiego è stato in una fabbrica di bombole di gas a Latina e poi a settembre, quando il contratto in fabbrica non gli è stato rinnovato, è andato a raccogliere l’uva per la vendemmia.

Gloria è il tutore legale che ha seguito Diaby per un anno, a partire dal marzo 2019: “Per me è stata un’esperienza importante. La psicologia di questi giovani è difficile, bisogna entrare nei loro mondi in punta di piedi. Diaby è sicuramente un bravo ragazzo, ha un carattere molto spigoloso, schivo, introverso, ma del resto è ancora piccolo e ha bisogno di affetto, ha bisogna di una famiglia che se ne prenda cura”. Durante i mesi del primo e più severo lockdown, Gloria si collegava da remoto con Diaby anche per sostenerlo nello studio per l’esame di teoria della patente, “quando ha superato la prova era contentissimo”.

Da circa un mese, Diaby è ospitato nella casa di accoglienza francescana Ripa dei Settesoli, che si trova a Trastevere e collabora attivamente con la Rete di Fare Sistema: “Mi trovo bene, ci sono altri ragazzi che conosco. Ci sono delle regole da rispettare: le pulizie, la cucina, e poi gli incontri del lunedì con i frati e con gli altri, servono a condividere, siamo di religioni diverse e ognuno racconta la sua”. L’obiettivo principale di Diaby rimane quello di un lavoro: “Vorrei iscrivermi anche a un corso per operatore socio sanitario, perché mi piacerebbe aiutare le persone in difficoltà”. Ma il tuo sogno qual è? “Un tempo era quello di fare il calciatore, ma è passato, perché ho capito che non era possibile. Adesso è cambiato”. È un sogno più facile da raggiungere: prendere la patente D e diventare autista, anche se “a Roma ci sono tanti problemi per guidare, ma non penso che vivrò a Roma per sempre”. Secondo Gloria Diaby avrebbe buone possibilità di riuscire in un mestiere a contatto con i bambini: “È molto bravo nel farli giocare, ho visto mettere in pratica questa sua capacità a Monticchio, nella piazza del paese”.

Intanto dal 13 dicembre Diaby attraverserà la città per andare a svolgere il tirocinio presso Leroy Merlin, dal lunedì al venerdì, ora di inizio le sette del mattino: “E’ un po’ lontano, devo andare fino a Rebibbia con la metro, da Rebibbia prendere un autobus fino a Case Rosse, poi un quarto d’ora a piedi. Prenderò la prima corsa della metropolitana del mattino”.

Scopri il programma 2020/2021 di FSOA

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