Comunicato Stampa
AIPEC: COSTRUTTORI DI SPERANZA
Così ha sintetizzato la mattinata una giovane presente al convegno “Ripartiamo insieme dalla crisi! Una nuova proposta per il lavoro.” tenutosi sabato 9 novembre nell’accogliente aula delle conferenze presso la sede Avis di Ragusa.
Erano presenti oltre 120 persone tra giovani e imprenditori che fino al termine hanno seguito con grande interesse gli interventi dei relatori, partecipando infine ad un appassionato dibattito.
Dopo il benvenuto dell’imprenditore Pietro D’Amanti, promotore del convegno, e l’introduzione del presidente della Camera di Commercio di Ragusa, si sono alternati gli interventi di quattro membri del direttivo di AIPEC (www.aipec.it), magistralmente moderati da Paola D’Angelo, stimata giornalista del Tg2, già autrice del servizio “Tg2 Storie” andato in onda qualche settimana fa e dedicato all’Economia di Comunione.
Ornella Seca, imprenditrice abruzzese del settore assicurativo ha illustrato le radici del progetto Economia di Comunione mentre Livio Bertola, proprietario dell’omonima azienda di cromatura nel cuneese ha messo in luce le motivazioni di un imprenditore che sceglie di aderire al progetto di Economia di Comunione.
L’avvocato Gaetano Guzzardi, segretario di AIPEC, ha tratteggiato lo strumento giuridico dei contratti di rete quale possibile percorso di aggregazione imprenditoriale e Giovanni Arletti titolare di una importante azienda di imballaggi e logistica emiliana ha sintetizzato la sua esperienza di rete attuata con altri imprenditori del territorio italiano.
Alla domanda se siano le aziende migliori che si mettono in rete oppure se sia la rete che rende le aziende migliori secondo l’esperienza di Arletti è senz’altro vera la seconda, così come, se una volta per l’impresa valeva “piccolo è bello”, la crisi attuale ci sta aiutando a riscoprire l’importanza dei rapporti veri cosicché “insieme è meglio”, e questo è stato ben testimoniato da Carmela Di Pasquale, vice presidente della neonata rete di dieci aziende “Imprecom Sicilia”.
Sollecitati i presenti ad attuare immediatamente uno dei principi dell’Economia di Comunione, ovvero mettere in comune esperienze e riflessioni, molti hanno contribuito fino alla chiusura dei lavori, e anche oltre durante l’aperitivo offerto dagli organizzatori.