Comunicato Stampa – il 14 giugno firmato a Torino il protocollo d’intesa tra Aipec, CNA Torino, Movimento Mezzopieno – Semi Onlus e Sermig Rete per lo sviluppo sostenibile Onlus per dare vita a una nuova cultura dello scarto denominata inPERFETTO. Tutta la Rassegna Stampa
InPERFETTO: lo scarto diventa nuovo valore (sociale ed economico) nel rispetto dell’ambiente I residui di produzione a km zero diventano nuovi prodotti a km zero – Dal territorio per il territorio Al via una campagna di sensibilizzazione su 700 imprese dell’area Nord Ovest di Torino
Mercoledì 14 giugno è stato firmato, a Torino, un protocollo d’intesa tra Aipec, CNA Torino, Movimento Mezzopieno – Semi Onlus e Sermig Rete per lo sviluppo sostenibile Onlus per dare vita a una nuova cultura dello scarto denominata inPERFETTO.
“inPERFETTO” è il progetto nazionale, in fase di start up, che coinvolgerà a livello pilota settecento imprese artigiane e Pmi dei Comuni di Rivoli, Collegno e Grugliasco appartenenti a nove comparti produttivi: dall’alimentare alle costruzioni, dalla moda alla lavorazione del legno, fino alla meccanica.
L’obiettivo è partire dal territorio, dalle piccole realtà produttive che sono la vera ossatura del comparto manifatturiero italiano, con tutte le loro specificità e imperfezioni, trasformando i loro residui di produzione in sottoprodotti destinati ad altre produzioni da sviluppare sullo stesso territorio, anche con il coinvolgimento di cooperative sociali.
Sono già diverse le aziende socie AIPEC che nel loro quotidiano si impegnano per una nuova politica dello scarto. Ne è testimonianza anche la recente partecipazione alla 3° edizione del Festival della Gentilezza tenutosi dal 22 al 28 maggio.
“inPERFETTO è un progetto che mette al centro lo scarto di lavorazione come punto di forza anziché elemento di fragilità. Come AIPEC ci impegniamo in questo progetto a lavorare insieme a realtà importanti affinché si trovino soluzioni innovative per il riutilizzo degli scarti. Il nostro obiettivo è cercare di azzerare lo spreco e promuovere la cultura del recupero come nuova chiave per guardare al futuro con più fiducia”, il commento di Livio Bertola, presidente AIPEC.
Parte InPerfetto per ridurre scarti produttive delle imprese
Progetto della Cna e di Aipec con Sermig e Mezzopieno.
(ANSA) – TORINO, 14 GIU – Al via il progetto inPerfetto: il Torinese territorio pilota nazionale per la riduzione degli scarti produttivi nelle imprese e il loro riuso. L’iniziativa è della Cna e di Aipec, in collaborazione con due Onlus, Sermig e Mezzopieno, e prevede una campagna di sensibilizzazione che interesserà 700 imprese dell’area Nord Ovest di Torino.
“Con questo protocollo d’intesa riprendiamo per ampliarla L’;esperienza del Festival dello sviluppo sostenibile di Torino del 2019 che avevamo patrocinato. Parte oggi una campagna per promuovere la cultura del riuso nelle imprese associate. Un progetto aperto ad altri soggetti, senza preclusioni e senza esclusive” spiega Filippo Provenzano, segretario della Cna Torino.”Il nostro mondo, quello dell'artigianato e della piccola impresa ha una buona sensibilità di base verso questi temi, lavoreremo per sviluppare questa cultura puntando anche sul fatto che le buone pratiche convengono anche dal punto di vista economico e che, in fondo, lo scarto è anche uno spreco di denaro” sottolinea Nicola Scarlatelli, presidente della Cna Torino.
“Dobbiamo far diventare di moda l’imperfezione, valorizzandola, attribuendole socialmente un valore nuovo. L’economia sostenibile ci impone di evitare di produrre lo scarto e imparare a gestirlo quando lo abbiamo prodotto” aggiunge Luca Steri di Mezzopieno. (ANSA).
Al via una campagna di sensibilizzazione su 700 imprese dell’area Nord Ovest di Torino curata da Aipec e CNA Torino: si parte da Collegno, Rivoli e Grugliasco
Il progetto comincia da Collegno, Rivoli e Grugliasco
La cultura dello scarto è tipica delle società industriali e post industriali che cercano il valore (economico) nelle economie di scala delle grandi produzioni e nella velocità con cui il prodotto arriva sul mercato. La cultura della sostenibilità invita a guardare, tuttavia, al mondo della produzione con occhi diversi: nel rispetto degli uomini e del loro lavoro, nel rispetto delle comunità locali, nel rispetto dell’ambiente.
Le esperienze del riuso e della trasformazione dei residui di produzione per evitare che un prodotto diventi scarto e quindi rifiuto (anche da un punto di vista normativo) si stanno moltiplicando ovunque, dal mondo della moda a quello del design, coinvolgendo i cicli produttivi più disparati: la lavorazione del legno, dei tessuti, la trasformazione dei prodotti residuali della terra e dell’allevamento nei settori più diversi, dall’alimentare al packaging all’edilizia.
A queste esperienze ora si aggiunge quella ideata da due associazioni datoriali, Aipec e CNA Torino, in collaborazione con due Onlus, Sermig e Mezzopieno.
Si tratta del progetto nazionale denominato “inPERFETTO”, in fase di start up, che coinvolgerà a livello pilota settecento imprese artigiane e Pmi dei comuni di Rivoli, Collegno e Grugliasco appartenenti a nove comparti produttivi: dall’alimentare alle costruzioni, dalla moda alla lavorazione del legno, fino alla meccanica.
L’obiettivo è partire dal territorio, dalle piccole realtà produttive che sono la vera ossatura del comparto manifatturiero italiano, con tutte le loro specificità e imperfezioni, trasformando i loro residui di produzione in sottoprodotti destinati ad altre produzioni da sviluppare sullo stesso territorio, anche con il coinvolgimento di cooperative sociali.
Dal territorio per il territorio: lo scarto deve diventare nuova risorsa laddove nasce. È questo il messaggio e l’obiettivo di inPERFETTO. Un progetto che si differenza nettamente da altre esperienze in corso. La varietà e non serialità di molti degli scarti di lavorazione delle imprese artigiane e delle PMI diventa da elemento di fragilità a punto di forza di un progetto che mira all’obiettivo dello scarto zero. Perché tutto può (e deve) essere riutilizzato per cercare di azzerare lo spreco e per massimizzare il profitto economico delle piccole imprese.
Mercato, ambiente, comunità devono trovare il loro punto di equilibrio. E al centro del profitto deve esserci sempre l’uomo, la persona.
Fonte: La Repubblica articolo del 19-06-2023: “Il progetto “Inperfetto” targato Cna e Aipec. L’alleanza tra artigiani per dare una seconda chance agli scarti di produzione”
AIPEC – InPERFETTO: lo scarto diventa nuovo valore, nel rispetto dell’ambiente
I residui di produzione a km zero diventano nuovi prodotti a km zero – Dal territorio per il territorio. Al via una campagna di sensibilizzazione su 700 imprese dell’area Nord Ovest di Torino
“inPERFETTO” è il progetto nazionale, in fase di start up, che coinvolgerà a livello pilota settecento imprese artigiane e Pmi dei Comuni di Rivoli, Collegno e Grugliasco appartenenti a nove comparti produttivi: dall’alimentare alle costruzioni, dalla moda alla lavorazione del legno, fino alla meccanica.
L’obiettivo è partire dal territorio, dalle piccole realtà produttive che sono la vera ossatura del comparto manifatturiero italiano, con tutte le loro specificità e imperfezioni, trasformando i loro residui di produzione in sottoprodotti destinati ad altre produzioni da sviluppare sullo stesso territorio, anche con il coinvolgimento di cooperative sociali.
Sono già diverse le aziende socie AIPEC che nel loro quotidiano si impegnano per una nuova politica dello scarto. Ne è testimonianza anche la recente partecipazione alla 3° edizione del Festival della Gentilezza tenutosi dal 22 al 28 maggio. Il commento di Livio Bertola, presidente AIPEC:
«inPERFETTO è un progetto che mette al centro lo scarto di lavorazione come punto di forza anziché elemento di fragilità. Come AIPEC ci impegniamo in questo progetto a lavorare insieme a realtà importanti affinché si trovino soluzioni innovative per il riutilizzo degli scarti. Il nostro obiettivo è cercare di azzerare lo spreco e promuovere la cultura del recupero come nuova chiave per guardare al futuro con più fiducia»
inPerfetto: una rete per prodotti a km zero dagli scarti sul territorio
Dal territorio per il territorio. I residui di produzione a km zero diventano nuovi prodotti a km zero, è l’impegno al centro del protocollo d’intesa firmato lo scorso 14 giugno tra Aipec (l’Associazione italiana degli imprenditori per una economia di comunione), CNA Torino, Movimento Mezzopieno – Semi Onlus e Sermig Rete per lo sviluppo sostenibile Onlus per dare vita a una nuova cultura dello scarto denominata inPERFETTO.
Il progetto nazionale, in fase di start up, coinvolgerà a livello pilota settecento imprese artigiane e Pmi dei Comuni di Rivoli, Collegno e Grugliascoappartenenti a nove comparti produttivi: dall’alimentare alle costruzioni, dalla moda alla lavorazione del legno, fino alla meccanica.
Lo scarto di lavorazione come punto di forza
L’obiettivo, spiegano da AIPEC, è partire dal territorio, dalle piccole realtà produttive “vera ossatura del comparto manifatturiero italiano, con tutte le loro specificità e imperfezioni, trasformando i loro residui di produzione in sottoprodotti destinati ad altre produzioni da sviluppare sullo stesso territorio, anche con il coinvolgimento di cooperative sociali”.
Sono già diverse le aziende socie AIPEC che nel loro quotidiano si impegnano per una nuova politica dello scarto, “inPERFETTO è un progetto che mette al centro lo scarto di lavorazione come punto di forza anziché elemento di fragilità – spiega Livio Bertola, presidente AIPEC -. Come AIPEC ci impegniamo in questo progetto a lavorare insieme a realtà importanti affinché si trovino soluzioni innovative per il riutilizzo degli scarti. Il nostro obiettivo è cercare di azzerare lo spreco e promuovere la cultura del recupero come nuova chiave per guardare al futuro con più fiducia”.
Progetto “inPERFETTO”. “Nuova vita agli scarti delle PMI”: il TGR Piemonte – edizione del 5/07/2023 – in visita alla Uni-Mecc S.r.l., una delle aziende pilota del progetto
“Nuova vita agli scarti delle PMI”
servizio a cura di Marco Procopio
L’idea è nata durante la pandemia: censire gli scarti industriali prodotti nel torinese e aiutare le aziende a smaltirli, ad esempio rivendendoli a chi può farne qualcosa di nuovo. Il progetto oggi coinvolge più di 700 imprese. Tra queste la Uni-Mecc S.r.l. a Cafasse, specializzata in distanziali per auto, socia AIPEC.
La Uni-Mecc S.r.l. produce ogni anno all’incirca 300 quintali di scarti di acciaio.
Residui di produzione o pezzi difettosi che presto potrebbero avere una nuova vita, quando altre aziende si faranno avanti per acquistarli. La CNA Torino che ha lanciato l’iniziativa insieme al Sermig, Movimento Mezzopieno ed AIPEC punta a creare una rete virtuosa sul territorio rivolta alle PMI.
Intervistati anche il Presidente di AIPEC Livio Bertola:
Togliendo lo spreco possiamo aiutare molto di più le persone, utilizziamo meno le materie prime e ciò comporterebbe meno rifiuti, la Terra respirerebbe di più. Avremmo solo benefici
Imprenditori, energie del Terzo Settore e creatività degli artisti: tre energie che insieme potrebbero parlarsi e trovare delle strade per non buttare via più niente
L’obiettivo della CNA Torino è quello di coinvolgere tutte le piccole e medie imprese della Provincia
Così Enrica Bruneri, Titolare delle Uni-Mecc S.r.l. :
Potrebbe essere una strada diversa quella che stiamo percorrendo adesso, perché tutto lo scarto entra in fusione, rientrando nuovamente nel ciclo dell’industria manifatturiera
I residui di produzione a km zero delle microPmi del Torinese potranno diventare nuovi prodotti a km zero da reimmettere sul mercato, con l’obiettivo di abbattere anche i costi e l’inquinamento causato dai trasporti. È partito simbolicamente lo scorso 14 giugno il progetto nazionale InPerfetto che a breve coinvolgerà con una campagna di sensibilizzazione 700 imprese associate alla CNA dell’area Nord Ovest di Torino per dare vita ad un ambizioso percorso per attribuire nuovo valore economico e sociale agli scarti di produzione, nel rispetto dell’ambiente. A dare il là ad InPerfetto è stata la firma del protocollo d’intesa tra i rappresentanti di Aipec, CNA Torino, Movimento Mezzopieno-Semi Onlus e Sermig Re.te per lo sviluppo sostenibile Onlus.
“La cultura dello scarto è tipica delle società industriali e post industriali che cercano il valore (economico) nelle economie di scala delle grandi produzioni e nella velocità con cui il prodotto arriva sul mercato. La cultura della sostenibilità invita a guardare, tuttavia, al mondo della produzione con occhi diversi: nel rispetto degli uomini e del loro lavoro, nel rispetto delle comunità locali, nel rispetto dell’ambiente” ha dichiarato il Presidente della CNA Torino, Nicola Scarlatelli. Le esperienze del riuso e della trasformazione dei residui di produzione per evitare che un prodotto diventi scarto e quindi rifiuto (anche da un punto di vista normativo) si stanno moltiplicando ovunque, dal mondo della moda a quello del design, coinvolgendo i cicli produttivi più disparati: la lavorazione del legno, dei tessuti, la trasformazione dei prodotti residuali della terra e dell’allevamento nei settori più diversi, dall’alimentare al packaging all’edilizia.
A queste esperienze ora si aggiunge quella ideata da due primarie associazioni datoriali, Aipec e CNA Torino, in collaborazione con due Onlus, Sermig e Mezzopieno. InPerfetto coinvolgerà nelle prossime settimane a livello pilota 700 imprese artigiane e Pmi di Rivoli, Collegno e Grugliasco appartenenti a nove comparti produttivi – dall’alimentare alle costruzioni, dalla moda alla lavorazione del legno, fino alla meccanica – e a settembre inviterà al confronto tutti gli operatori che a vario titolo nel Torinese si occupano di sostenibilità e riuso per dire basta alla cultura dello scarto, del rifiuto.
L’obiettivo è partire dal territorio, dalle piccole realtà produttive che sono la vera ossatura del comparto manifatturiero italiano, con tutte le loro specificità e imperfezioni, trasformando i loro residui di produzione in sottoprodotti destinati ad altre produzioni da sviluppare sullo stesso territorio, anche con il coinvolgimento di cooperative sociali. Dal territorio per il territorio, insomma: lo scarto deve diventare nuova risorsa laddove nasce anche per contenere l’impatto ambientale dei trasporti. La varietà e non serialità di molti degli scarti di lavorazione delle imprese artigiane e delle Pmi diventa da elemento di fragilità punto di forza di un progetto che mira all’obiettivo dello scarto zero. Perché tutto può (e deve) essere riutilizzato per cercare di azzerare lo spreco e per massimizzare il profitto economico delle piccole imprese.
Filippo Provenzano, Segretario CNA Torino, ha evidenziato come con questo protocollo d’intesa venga ripresa, “per ampliarla, l’esperienza avviata durante il Festival dello sviluppo sostenibile di Torino del 2019”. E ancora: “Parte oggi una campagna per promuovere la cultura del riuso nelle imprese associate. Un progetto aperto ad altri soggetti, senza preclusioni e senza esclusive”.
Nicola Scarlatelli, Presidente CNA Torino, del resto, si è detto ottimista sullo sviluppo di questa iniziativa: “Il nostro mondo, quello dell’artigianato e della piccola impresa ha una buona sensibilità di base verso questi temi, lavoreremo per sviluppare questa cultura puntando anche sul fatto che le buone pratiche convengono anche dal punto di vista economico e che, in fondo, lo scarto è anche uno spreco di denaro” (al.st).
Al via il progetto << InPerfetto>> grazie all’intesa tra CNA, Aipec, Mezzopieno, Sermig Re.te
Quando lo scarto diventa nuovo valore
Artigiani e Pmi per un’economia più sostenibile, a settembre esperienze a confronto in un meeting
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