Dal 22 al 24 maggio, AIPEC – Associazione Italiana di Imprenditori per un’Economia Civile e di Comunione – ha partecipato attivamente all’EXPO della Sostenibilità 2025, ospitato negli spazi del Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra” di Alba
In uno stand consorziato, AIPEC ha promosso un modello di economia civile e di comunione, coinvolgendo realtà imprenditoriali come quella di G.e.s.a.c., della Bertola Group e di Panatè Glievitati, impresa attiva nell’economia carceraria.
Queste aziende hanno condiviso progetti e buone pratiche focalizzati su sostenibilità, inclusione sociale e innovazione etica nel contesto produttivo.
All’interno del format “Green Jobs”, AIPEC ha offerto una testimonianza significativa con Livio Bertola, presidente di AIPEC e di Bertola Group, insieme ai rappresentanti di Panatè. Hanno condiviso esperienze concrete sull’evoluzione occupazionale sostenibile, raccontando l’economia di comunione e l’economia civile, facendo riflettere gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Einaudi” sul rapporto tra missione sociale e attività economica verde.
AIPEC ha dialogato con numerosi attori – dalle istituzioni ai cittadini – in eventi formativi e sessioni di networking all’EXPO, dibattendo temi legati alla transizione ecologica, responsabilità d’impresa e integrazione sociale . L’evento ha visto la partecipazione di studenti, startup, associazioni e istituzioni, rafforzando la rete di collaborazione territoriale.
L’EXPO della Sostenibilità è un format che unisce workshop, conferenze, talk, attività formative per studenti e momenti corali come “Expo Live”, con musica e sensibilizzazione ambientale.
Nella stessa cornice si è svolto il Festival Circonomia, focus su economia circolare e transizione ecologica, con interventi di esperti e azioni concrete – come lo “Spazzamondo” del 24 maggio – e un palinsesto ricchissimo tra talk, laboratori e networking.
Questa partecipazione ha confermato il ruolo di AIPEC come protagonista attivo nella sostenibilità integrata: non solo un’entità associativa, ma catalizzatore di progetti condivisi che uniscono impresa, sociale e ambiente. È stata una straordinaria vetrina per mostrare che un diverso modo di fare impresa è possibile – e auspicabile.