Il 3/12/2021 il quotidiano “La Sicilia” ha pubblicato un articolo avente ad oggetto l’intervista rilasciata dal neo vicePresidente di AIPEC Fabio Ruvolo.

Fabio Ruvolo è il Presidente della Cooperativa sociale Etnos di Caltanissetta. Da sempre attento ai bisogni del territorio, mira al cambiamento e all’innovazione di una società che, troppo spesso, soffoca i propri figli rilegandoli in un angolo di mondo che non ha via d’uscita.

Pilastri fondamentali  della Cooperativa sono: Solidarietàequità e inclusività.

Dal 2005, la Cooperativa Sociale Etnos promuove e realizza pratiche di economia solidale finalizzate allo sviluppo sensibile mediante l’applicazione dei principi del commercio equo e solidale.

A sostegno dei produttori nei paesi in via di sviluppo ‒ e sempre alla ricerca di collaborazioni e alleanze sostenitrici con cooperative, associazioni, enti e artigiani locali ‒, Etnos è fonte di iniziative che mirano all’innovazione e alla collettività.

Oggi, Etnos gestisce svariati servizi a sostegno di disabili, di anziani affetti da Alzheimer, di donne e minori vittime di violenza, e di minori stranieri non accompagnati. Inoltre, si compone di un Centro Servizi che offre prestazioni integrate e innovative rivolte alla terza età, ai bambini, alle famiglie e agli adolescenti con disabilità.

Queste le prime impressione che hanno seguito la nomina in AIPEC:

Non è un merito personale. Mi limito a trasferire quelli che sono i nostri valori, diversi da quelli che l’economia classica ci ha insegnato. Ciò che avviene, accade perché siamo una squadra che crede fermamente nella logica del dare, in un’esperienza di dono. 

Con grande sorpresa siamo stati scelti dal profondo sud. Ciò significa che il settentrione non è l’unico punto cardinale a cui le imprese possono far riferimento.

Il mio augurio è rivolto a tutte le imprese del territorio, le quali possano vedere nell’Economia Civile l’opportunità di scoprire un’economia più umana che si attua verso un dono, visto come una restituzione alla comunità. Si lavora ponendo degli obiettivi che mirano a un futuro dove l’economia assume forme diverse, più vicine alla cultura della comunione, dove le aziende possano rappresentare un modello valido di economia più sana e ricca di riflessioni su problematiche sociali che non vengono trascurate. Condivisione è la parola chiave per guidare aziende e persone verso un futuro più umano.

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