Articolo tratto da zonalocale.it a cura di Natalfrancesco Litterio
Progetto Sycamore, l’economia di comunione arriva a Vasto
Il sindaco Menna ha ringraziato quanti si sono spesi per la realizzazione del progetto, “donando tempo e prospettive nuove a chi si trova in difficoltà nel mondo del lavoro”, e ha illustrato la partecipazione del Comune al progetto, mettendo a disposizione le aule per le attività. Da parte sua, anche l’assessora Marchesani ha ringraziato gli attori principali del progetto che “parla di redistribuzione della richezza” e “guarda alle necessità di tutto il territorio”.
Soddisfatto il direttore Pierantoni, che ha ricordato l’immediato coinvolgimento del Centro: “Essendo un servizio pubblico, quando si parla di economia civile e di comunione non possiamo che accogliere favorevolmente ogni iniziativa. Speriamo di coinvolgere il massimo numero di utenti e che questo rappresenti un primo passo insieme agli Enti locali per portare un contributo fattivo in una difficile situazione economica”.
“Il progetto – ha poi spiegato Emanuela Molino – è nato con l’incontro con Ornella Seca dell’Aipec. Ci siamo resi conto che il lavoro fondato sull’economia capitalista e sul solo profitto ha fallito, tanti giovani sono scoraggiati e insieme a Mirella abbiamo pensato di fare qualcosa per loro, E questo progetto può aiutarci a dare la prospettiva alternativa che serve”.
Per far ciò, come spiegato dalla presidente Sansiviero, “occorre diffondere i principi dell’economia di comunione anche in Abruzzo, attraverso questo progetto che si basa su due momenti principali: quello della scuola popolare, con relatori i docenti della Scuola di Economia Civile e dell’Università di Pescarae quello dei servizi offerti grazia al Centro per l’Impiego, ovvero l’orientamento al lavoro e l’orientamento alla creazione d’impresa secondo i principi dell’economia di comunione“.
Nel dettaglio di tali principi, la vicepresidente Aipec, Ornella Seca, che ha spiegato l’origine di questa scuola di pensiero che fa riferimento a Chiara Lubich e a un nuovo modo di concepire l’imprenditoria: “Il lavoro dell’azienda deve servire in primo luogo a dare il giusto contributo economico e a essere sempre più presente sul mercato di riferimento, ma deve anche formare uomini nuovi e aiutare chi è in stato di necessità. Il fulcro dell’economia deve diventare la persona in quanto tale e non solo come lavoratore o consumatore. Si tratta di un percorso faticoso ma che vale la pena seguire. Su queste basi 4 anni fa, da un gruppo di imprenditori, è nata l’Aipec”.
Il primo incontro si terrà il 5 maggio a Palazzo d’Avalos, dalle 17 alle 20, il secondo – stesso luogo, stessa ora – il 26 maggio. “Gli incontri si terranno poi mensilmente, mentre ogni mercoledì, dalle 9 alle 12, si terrà l’orientamento a lavoro e alla creazione d’impresa secondo i principi di economia di comunione presso il Centro per l’Impiego”.





