Tratto da www.edc-online.org del 11/02/2016

La forza dei giovani, le competenze dei nostri imprenditori

di Anouk Grevin dal Rapporto EdC 2014-2015, su “Economia di Comunione – una cultura nuova” n.42 Inserto redazionale allegato a Città Nuova n.2 – 2016 – febbraio 2016

N42 Pag 13 Anouk Grevin AutoreL’idea è nata sotto la spinta dei giovani. Durante le ultime Summer-School internazionali (solo negli ultimi due anni ne abbiamo fatte cinque), siamo stati colpiti dalla forza dei giovani che desiderano creare un’azienda EdC, alcuni con progetti ben maturati e studiati, altri come una chiamata, ma senza ancora aver delineato precisamente un proprio progetto. Era evidente che dovevamo accompagnarli e sostenerli. Ma come? Quando ci siamo riuniti con la commissione internazionale, nel febbraio scorso, ci sembrava necessario mettere in moto anzitutto le competenze dei nostri imprenditori in tutto il mondo. Ma forse occorreva anche qualche strut-tura per coordinare le iniziative… Abbiamo proposto due primi passi, lanciati a Nairobi.

Il primo è il progetto François Neveux (o Operazione Uno per Uno in America Latina), per collegare i giovani ideatori di progetti con gli imprenditori della prima generazione. Ricordiamo i momenti fortissimi a Nairobi o alla fine della scuola del Brasile quando gli imprenditori pre-senti hanno preso l’impegno di accogliere i “sogni” dei giovani e accompagnarli da fratelli maggiori.

Si tratta di dare ai giovani anzitutto un ascolto profondo, una fiducia, un sostegno vero e continuato nel tempo, prima ancora che procurare finanziamenti o consulenze, affinché essi abbiano la forza di attraversare le difficoltà che immancabilmente si presentano lungo il percorso di creazione e avvio di una nuova impresa.

Il secondo elemento era l’organizzazione di incubatori temporanei di 15 giorni per aiutare i giovani nella maturazione del loro progetto, uno al Polo Lionello (Loppiano) e uno in Africa. Un incubatore è una struttura di accompagnamento che offre ai portatori di progetti aziendali formazione e risorse (informazioni, consigli, contatti, accesso a vari programmi…), aiutandoli a meglio definire il progetto e a cercare poi finanziamenti.

A Loppiano Lab e successivamente durante la scuola inter-americana in Brasile è stato chiaro che sono necessari veri e propri incubatori EdC permanenti, e che tante competenze già esistono nel mondo: occorre mettere in rete tutte le iniziative già N42 Pag 13 Incubatori 02 ridesistenti o che si stanno sviluppando. Si è capito che il 2016 sarà l’anno degli incubatori EdC! A marzo prossimo è programmato un incontro di lavoro per fare il punto su necessità e risorse, e concepire insieme la struttura di coordinamento che offrirà supporto agli incubatori locali aiutando a condividere le risorse. Intanto dallo scorso dicembre è arrivata al Polo Lionello Bonfanti Florencia Locascio, una giovane professionista argentina: a lei l’incarico di studiare ciò che di meglio si fa nel mondo in questo campo e di aiutare a realizzare il progetto.

L’obiettivo di questa rete mondiale di incubatori EdC è anzitutto quello di accompagnare una nuova generazione di imprenditori EdC, favorendo la creazione di nuove imprese e rilanciando cosi tutta l’EdC. Secondo obiettivo, mettere in moto le energie e le competenze di tutti, aiutando a formare una grande rete mondiale EdC in cui prima e seconda generazione corrano insieme per diffondere la cultura del dare fino ai confini del mondo.

CONDIVIDI › Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterEmail this to someonePrint this page