LA VOCE E IL TEMPO
“Conciliare fraternità ed economia: una sfida possibile”

“L’incontro è stato organizzato dall’Aipec (Associazione Imprenditori per un’economia di comunione), una libera organizzazione di imprenditori ed imprese, che ha raccolto il testimone dell’intuizione di Chiara Lubich e che cerca di tradurre nella concretezza delle gestioni aziendali i principi da lei delineati: l’attenzione alle persone (dipendenti e clienti), la cura nella realizzazione dei  prodotti, il rispetto dell’ambiente, la formazione dei dipendenti e la condivisione di parte degli utili in favore di iniziative sociali.
La sfida di conciliare fraternità ed economia è una realtà possibile, lo hanno testimoniato le esperienze di imprenditori e dipendenti di sei aziende piemontesi, che rappresentavano sia società di capitali che cooperative sociali, operanti in settori economici differenti (dalla cosmesi, alle rappresentanze industriali, all’agricoltura,…), che hanno raccontato come la centralità della per
sona nelle scelte aziendali sia appagante, sia dal punto di vista delle relazioni interne, sia in quelle con i clienti, tanto che, pur in condizioni economiche sfavorevoli, il trend di crescita di queste imprese è stato superiore alla media dei loro settori”

Con queste parole, in un articolo pubblicato sul Giornale della Diocesi di Torino “LA VOCE E IL TEMPO” del 5 giugno 2022,  Stefano Passaggio descrive AIPEC riportando i passaggi salienti del convegno organizzato a Bra sabato 28 maggio presso il Centro Polifunzionale Giovanni Arpino.

A seguire il testo integrale dell’articolo!

Fontevocetempo.it

CONVEGNO A BRA – ORGANIZZATO DALL’AIPEC SULLA SCIA DELLE INTUIZIONI DI CHIARA LUBICH

Conciliare fraternità ed economia: una sfida possibile

In occasione del ventennale della cittadinanza onoraria di Bra a Chiara Lubich (3 giugno 2022, in contemporanea a quella di Marene, e il giorno dopo a quella di Torino, conferita in un Teatro Regio colmo di partecipanti), si sono ricordate le forse due ultime intuizioni che la fon- datrice del Movimento dei Focolari ha avuto: la necessità della fraternità nella politica e la valorizzazione di un’economia che abbia al centro la comunione e la soddisfazione delle persone, e non solo il profitto. Nel suo saluto iniziale il sindaco di Bra, Gianni Fogliato, ha sottolineato che nello Statuto della sua città sia stato inserito il concetto di fraternità e che l’incontro con la Lubich ben si accompagnò alla tradizione sociale braidese, in cui spicca un altro illustre concittadino, san Giuseppe Benedetto Cottolengo.
L’incontro è stato organizzato dall’Aipec (Associazione Imprenditori per un’economia di comunione), una libera organizzazione di imprenditori ed imprese, che ha raccolto il testimone dell’intuizione di Chiara Lubich e che cerca di tradurre nella concretezza delle gestioni aziendali i principi da lei delineati: l’attenzione alle persone (dipendenti e clienti), la cura nella realizzazione dei  prodotti, il rispetto dell’ambiente, la formazione dei dipendenti e la condivisione di parte degli utili in favore di iniziative sociali. La sfida di conciliare fraternità ed economia è una realtà possibile, lo hanno testimoniato le esperienze di imprenditori e dipendenti di sei aziende piemontesi, che rappresentavano sia società di capitali che cooperative sociali, operanti in settori economici differenti (dalla cosmesi, alle rappresentanze industriali, all’agricoltura,…), che hanno raccontato come la centralità della persona nelle scelte aziendali sia appagante, sia dal punto di vista delle relazioni interne, sia in quelle con i clienti, tanto che, pur in condizioni economiche sfavorevoli, il trend di crescita di queste imprese è stato superiore alla media dei loro settori. In quest’ottica di condivisione si è anche favorevolmente espresso il rappresentante dell’Università del Gusto di Pollenzo.

Gli interventi (in video e in presenza) degli economisti Stefano Zamagni, Luigino Bruni e Leonardo Becchetti hanno fornito i supporti teorici ad una nuova mentalità economica, che ben si associa alle iniziative intraprese in questo campo da Papa Francesco, rivolte soprattutto ai giovani, ma non solo.

Come ricordato in molti interventi, e dall’imprenditore Livio Bertola, presidente dell’Aipec, la rete delle imprese che mettono in circolo le loro migliori pratiche aziendali, costituisce un valore aggiunto al loro lavoro, e questa condivisione, pur ancora con partecipanti non così numerosi, indica nuovi orizzonti di sviluppo nella conciliazione tra il successo imprenditoriale, la qualità di vita dei dipendenti, l’incremento dell’occupazione e la soddisfazione dei consumatori.

Stefano PASSAGGIO

Fraternità ed Economia

Guarda le foto dell’evento!

Vai alla diretta streaming dell’evento dal canale YouTube di AIPEC!

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