Insieme da tutto il mondo in Portogallo per definire gli obiettivi per lo sviluppo EdC

Da www.edc-online.org 03/01/2014 di Iracema Andréa Arantes da Cruz |  Scarica il PDF

dal Rapporto EdC 2012-2013, su “Economia di Comunione – una cultura nuova” n.38 – Inserto redazionale allegato a Città Nuova n.23/24 – 2013 – dicembre 2013

 

L’incontro dal 18 al 20 ottobre nella Mariapoli Arco-Iris (Portogallo) di 75 responsabili di commissioni, associazioni e poli EdC di 16 nazioni si è svolto in una atmosfera di dialogo aperto e fecondo. Ognuno ha avuto modo di condividere le riflessioni proprie e quelle raccolte in incontri preparatori nella propria nazione; perché l’obiettivo temerario era di delineare assieme lo sviluppo del progetto nei prossimi decenni: dal 2013 a 2031.

Gli ingredienti sembravano esserci tutti. Per la prima volta infatti si confrontavano i responsabili delle strutture nate per lo sviluppo di EdC: le commissioni dedicate a seguire la formazione alla cultura di comunione, il dialogo con studiosi e studenti, gli indigenti e le aziende aderenti.

A questi vanno aggiunti le società dei poli produttivi, le associazioni nate nelle diverse nazioni per lo sviluppo di EdC e per la collaborazione con la società e l’economia civile del territorio, la commissione e l’associazione internazionale.

Ne è nato un prezioso scambio di esperienze innestate nelle società più diverse, e il risultato inatteso è stato questo: rendersi conto che mettendo in rete quella condivisione di doti ed esperienze si sarebbero potute moltiplicare le adesioni al progetto e intensifi care il dialogo con la società contemporanea per una nuova economia fraterna e sostenibile, come auspicato da Chiara Lubich nel 1998 con il lancio del movimento economico.

Fondamentale perciò è mettersi in rete accogliendo nelle associazioni e nei poli gli imprenditori affascinati dall’EdC anche se inconsapevoli della spirituali-tà da cui è nata, individuando nella carta di identità EdC gli elementi per un regolamento condivisibile.
Indispensabile poi operare perché i poli siano il punto di riferimento per l’EdC in dialogo con tutte le altre espressioni dell’economia civile e solidale della nazione, come in Italia nel Polo Lionello, che oggi ospita la Scuola di Economia Civile italiana.

Report 2012 2013 Portogallo

La difficoltà riscontrata nello studio sul riscatto dall’indigenza (pag. 5) ha suggerito di organizzare un software specifi co per la raccolta dati via web su tutti gli aspetti del progetto EdC, indigenti, aziende e loro utili destinati nelle direzioni più diverse, tenendo presente anche gli imprenditori pronti a utilizzare le loro capacità in fatto di formazione, per accompagnare la nascita di nuove aziende ed aiutare quelle in difficoltà. 

È stato suggerito anche di arricchire le future commissioni EdC con la presenza di imprenditori, consulenti, studiosi e giovani, con lo scopo di seguire le persone in difficoltà, formulare con le associazioni progetti di attività per creare nuovi posti di lavoro, organizzare scuole per la formazione alla cultura di comunione. Quando ritenuto necessario retribuire persone che si possano dedicare ad esse a tempo pieno. Il tutto col segreto del mantenere sempre assieme, secondo l’impostazione iniziale, gli indigenti, la cultura del dare, le imprese.

L’incontro si è concluso ponendo il tutto nelle mani di Maria nel santuario di Fatima, e con il lancio dell’Assemblea mondiale EdC da realizzarsi nel 2015, probabilmente in Africa.

 

Costruire “reti” tra i Poli nel mondo

Tra gli strumenti utili a costruire “reti” e a sviluppare collaborazioni a livello internazionale, sono interessanti alcuni programmi di fi nanziamento europei. Lo rileva l’E. di C. S.p.A., società che gestisce il Polo Lionello Bonfanti di Loppiano (Fi). Essi permettono di elaborare progetti congiunti che rafforzerebbero l’incidenza della proposta dell’EdC. In particolare, durante l’incontro in Portogallo, si è lanciata l’idea di lavorare insieme, tra Poli e associazioni EdC, su una linea di fi nanziamento interessante: New Entrepreneurs in Europe, progetto Erasmus per giovani imprenditori, che sostiene la realizzazione di scambi transfrontalieri della durata di 1-6 mesi tra nuovi imprenditori – o aspiranti tali – e imprenditori già affermati in un altro Paese europeo, disponibili ad insegnare il “mestiere”.

Per informazioni: tel. 055.8330400  info@edicspa.com

 

Un rapporto EdC per il Nord America

Logo rep USA 1

La commissione EdC del Nord America (Usa, Canada, Repubblica Dominicana) ha redatto un report delle attività portate avanti nell’anno, per trasmettere la vita che ne emerge: «L’EdC risulta essere espressione concreta di ciò che – lo constatiamo ogni giorno – molti cercano nella loro vita: il desiderio di integrare la propria fede nella professione e la necessità di uno scopo autentico per la propria esistenza». In particolare questo anno è stato caratterizzato dalla partecipazione all’Expo 2013 del Movimento dei Focolari a Chicago, dalla nascita di “The Company Cube” (che ha reso disponibile anche una “App” per Android) e dalla continuazione degli stage per giovani interessati ad approfondire la vita di una azienda EdC. Nel report sono elencate
le aziende EdC con i “volti” degli imprenditori e le pubblicazioni dell’anno; anche la Commissione Edc si presenta in tutti i suoi membri e con i ruoli di ciascuno.
Dice Elisabeth Garlow, responsabile della Commissione: «Abbiamo l’impressione che la tecnologia ci offra molte opportunità per migliorare la comunicazione fra gli imprenditori EdC, le persone interessate e il pubblico in generale». Questo report annuale certamente va in questa direzione.

Per informazioni:  eocassoc@gmail.com

 

Aipec in dialogo col territorio e le istituzioni

Report 2012 2013 AIPEC

Aipec (Associazione imprenditori italiani per una Economia di Comunione), l’ultima nata fra le associazioni EdC, conta già 140
soci e oltre 50 “amici”. In questo primo anno di vita, festeggiato nell’ambito di LoppianoLab, si è sviluppata diffusamente sul territorio e innumerevoli sono state le occasioni di dialogo con gli imprenditori e le istituzioni (università, associazioni di categoria, camere di commercio…), con incontri in Piemonte, Trentino, Sicilia, Lazio e varie interviste di quotidiani e televisioni nazionali. Rilevante la partecipazione e l’interesse riscontrato dal convegno sulle “Reti di impresa” nell’ambito di LoppianoLab. Perché, in questi anni di crisi, dicono i soci Aipec, «insieme è meglio».

Per informazioni:  info@aipec.it

pubblicato su www.edc-online.org

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