Bambini e pubblicità, i rischi nascosti
FonteTv2000 – 6° puntata (sabato 11/11/2023)

 

La Lettura – Lasciate che i bambini vengano a me / Marco 10,13-16

Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso”. E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.

 

Il Vangelo ci parla: lasciate che i bambini vengano a me

Il professore Luigino Bruni, in ogni puntata di Pani e Pesci, spiega perché le letture dal Vangelo scelte per aprire le riflessioni economiche, ci parlano ancora oggi. Nella puntata dedicata ai bambini e alla loro esposizione al mercato della pubblicità, commentando un brano dal Vangelo di Marco, il professore spiega: “Questo brano del Vangelo è tra quelli più belli, periferici e innovativi del Nuovo Testamento, e forse non abbastanza compreso e valorizzato nella sua portata rivoluzionaria”.
“Sul piano civile le società hanno fatto grandi progressi nel rispetto dei bambini in questi ultimi secoli, ma è sul piano economico e commerciale dove li stiamo proteggendo poco, e sempre meno, dove stiamo perdendo alcune conquiste del secolo passato. Li lasciamo sempre più esposti alla pubblicità, ai mercanti di profitto, alle tecniche del marketing, oggi sempre più penetranti tramite i social, che sono il loro ambiente naturale. Senza dimenticare che gli stessi social sono gestiti da imprese multinazionali for-profit, alle quali stiamo affidando, senza adeguata riflessione, la crescita dei nostri bambini, bambine e ragazzi”.

La storia del giorno a cura di Giorgio Brancia
FattoreMamma promuove il marketing in famiglia

FattoreMamma è un’agenzia di digital marketing e influencer marketing, il loro compito è mettere in relazione le aziende e le influencer per campagne pubblicitarie sui social con un particolare target, quello delle mamme e delle famiglie. L’agenzia inoltre aiuta l‘influencer per i contenuti, per l’interazione social e delineando una sorta di manifesto di comportamento.
Nel loro portfolio contano tutte influencer mamme (sono in cerca di papà ma è difficile trovarli) che hanno in media 10.000 follower, quelle che vengono definite microinfluencer, la loro community è molto targettizzata: è costituita da tutte mamme in cerca di consigli per loro e i loro figli. FattoreMamma ha scelto di concentrarsi su questo tipo di influencer perché ritiene che una campagna pubblicitaria di prodotti per famiglie abbia più successo in questo tipo di community anziché in quelle di megainfluencer come Chiara Ferragni, ad esempio. Le influencer sono divise in differenti filoni: chi si occupa di cucina, chi di life style, chi di viaggi, chi di divulgazione magari in collaborazione con specialisti (pediatri nutrizionisti ecc).
FattoreMamma è stata fondata da Jolanda Restano 20 anni fa, Jolanda aveva dovuto lasciare il lavoro per impossibilità di conciliare la nascita di sua figlia con gli impegni lavorativi. Quando è nata l’agenzia si occupava di blog, attraverso i quali community di mamme si confrontavano. Oggi a FattoreMamma lavorano soprattutto donne con differenti contratti e svolgono il lavoro in maniera agile, da sempre, infatti, adottano lo smartworking.

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