Livio Bertola

Presidente

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Presidente e responsabile delle relazioni esterne

Livio è nato nel 1953 e si è sposato con la moglie Teresina nel 1978. Padre di quattro figli, Paolo, Caterina, Marco e Lia  e nonno di 12 nipoti.

È presidente della Bertola s.r.l., fondata nel 1946 nell’immediato dopoguerra a Marene come “Officina Galvanica Marene” dal padre Antonio e dai due fratelli, è specializzata in trattamenti galvanici, smerigliatura e lucidatura metalli. L’azienda offre lavoro attualmente ad una sessantina di collaboratori.

Nel 2017 nasce la start up High Technology Italia S.r.l. per proporre trattamenti di verniciatura tecnica, metallizzazione e PVD, secondo un processo più ecologico in alternativa ai processi galvanici. La proposta di nuovi e innovativi trattamenti su plastica e metallo permette un rapido sviluppo del mercato. L’HT Italia si avvale ora di oltre 20 collaboratori.

Nel 2021, per testimoniare la sinergia tra le due aziende nasce Bertola Group, costituito da Bertola e da H.T. Italia, la cui forza è quella di poter fornire una vasta gamma di trattamenti estetici su diversi tipi di materiali. Attualmente Livio è il Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo, coadiuvato come amministratore dalla moglie Teresina e dai primi tre figli: Paolo, Caterina e Marco, anch’essi amministratori. Dall’Olanda, dove risiede, la sorella Maria Grazia ricopre ancora il ruolo di socia esterna.

I motivi che lo hanno portato a concorrere nel fondare un’associazione nazionale di imprenditori, l’AIPEC, nasce dalla convinzione di pensare “che sia giunto il momento per me, per tanti di noi, di agire ed impegnarmi in prima persona, sentendomi direttamente responsabile per quanto potrò lasciare ai miei figli e nipoti, sia dal punto di vista morale, sociale, che ambientale”.

Per questi motivi è nata AIPEC e, come Livio ha dichiarato in varie interviste, “per aderire  bisogna condividere i principi racchiusi nello statuto e codice etico che è parte integrante dello statuto dell’Associazione. AIPEC non vuole limitare la partecipazione soltanto a coloro che aderiscono al progetto dell’Economia di Comunione (EdC) e neanche precludere l’appartenenza ad altre associazioni ma, come teniamo sempre a precisare nelle nostre presentazioni, vuole rivolgersi a tutte le imprese aziende ed ai soggetti che vogliono incamminarsi in questa direzione per aiutarli a crescere, a svilupparsi, a diffondere con testimonianze la “cultura del dare”, favorendo anche la nascita di nuove idee e opportunità, da condividere nella libertà più assoluta”.