Siamo lieti di condividere aggiornamenti sulla giornata di Economia Civile e di Comunione tenutasi pochi giorni fa a Cesenatico (FC).

articolo di  Stefania Nardelli

Il 29 luglio presso il Teatro Parrocchiale Centro San Giacomo di Cesenatico si è svolto il convegno dal titolo “Economia Civile, Economia di Comunione. Nuova prospettiva fra passato presente e futuro”.

L’evento è stato promosso dall’imprenditore e Referente Regionale AIPEC, Maurizio Cialotti e dall’imprenditore socio AIPEC, Roberto Casali, con il desiderio di raccontare alla comunità e agli imprenditori locali che loro stessi stanno sperimentando un modo di fare impresa nel rispetto della persona, dell’ambiente e della legalità. Indignati e amareggiati per lo sversamento in mare del pesce non ritirato pescato da Maurizio, Roberto ha infatti proposto la costituzione di uno spaccio di pesce che riesca a valorizzare i prodotti naturali e stagionali del territorio per renderli accessibili a tutti, riducendo al minimo gli sprechi. Nasce così LECOPESCE che vende prodotti per i quali viene utilizzata l’unica tecnologia del freddo, sono prodotti lavorati manualmente e vengono trasformati in giornata e questo, nonostante i costi, consente loro di mettere sulle tavole delle famiglie un prodotto sano che conserva inalterata la qualità.

Un modo di fare impresa che, portato avanti da soli sembra utopistico mentre è possibile se vengono unite le forze all’interno di un sistema economico che ad oggi esige un cambiamento, spiega la Prof.ssa Beatrice Cerrino della Scuola di Economia Civile. E proprio con l’intenzione di fare rete, Livio Bertola, presidente dell’AIPEC, ha raccontato la personale esperienza di imprenditore e quella di molte altre imprese che, nel loro quotidiano, condividono i valori dell’Economia di Comunione, formalmente insieme sotto il nome di AIPEC.

Due giovani operatrici del Progetto RImPRESA, Stefania Nardelli e Paola Monaco, hanno infine spiegato come le aziende AIPEC – in partnership con altri attori del sistema EdC – hanno collaborato per sostenere le aziende delle zone terremotate, volano economico per le famiglie e per il ripopolamento del territorio.

Un lungo e interessante dibattito ha coinvolto l’eterogeneo pubblico di imprenditori, lavoratori, docenti, casalinghe, religiosi e amministratori, desiderosi di approfondire la realtà dell’Economia di Comunione e la sua più ampia veste dell’Economia Civile. E’ stato messo in luce come AIPEC sia un’associazione che abbraccia tutta la comunità, non solo imprenditori, perché è nella comunità che l’imprenditore trova il sostegno e la forza per aderire ad un modo di fare impresa che non ti ammalia con strumenti di bilancio,  piuttosto ti coinvolge prima con il cuore e poi con la testa; è un impegno prima di tutto interiore e personale che nasce dall’indignazione per l’ingiustizia e dal coraggio di voler cambiare. Come ricordava Bertola: “l’AIPEC non è un associazione di arrivati.. e anche quello che fino a ieri faceva tutto l’opposto può voltare pagina e cominciare a camminare insieme.. noi non siamo arrivati alla perfezione ma abbiamo questa voglia”.

Evidentemente emozionati i presenti si sono salutati con l’impegno di uscire dal convegno ricchi del patrimonio dell’Economia di Comunione e responsabili di farlo conoscere perché, come ha ricordato la prof.ssa Cerrino, riprendendo le parole di Aristotele: “la virtù è più contagiosa del vizio a condizione che venga fatta conoscere”.

La giornata si è conclusa con una cena solidale presso il porto di Cesenatico con i prodotti stagionali di LECOPESCE pescati e cucinati da Maurizio e Roberto insieme a dipendenti e amici.

2017/07/29 Cesenatico (FC) – Giornata Economia Civile e di Comunione

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